Come migliorare la visibilità su Google in 10 step

Come migliorare la visibilità su Google in 10 step

5 step per migliorare la visibilità su Google

A causa del crescente utilizzo della rete da parte dei consumatori, sia semplicemente per informarsi, sia per prendere vere e proprie decisioni d’acquisto, durante l’ultimo decennio è aumentata la necessità da parte delle imprese di migliorare notevolmente la loro visibilità su Google. Vediamo quali sono i vantaggi e gli step principali da seguire per intercettare questa grande mole di navigatori.

Perché apparire su Google

Secondo i dati Istat del 2019, nel nostro paese le famiglie che dispongono di un accesso a internet da casa corrispondono al 76,1% del totale della popolazione. Sebbene possa risultare una percentuale non estremamente elevata rispetto agli altri paesi europei, c’è da considerare che il dato in questione è inevitabilmente influenzato dalla percentuale di famiglie di soli anziani con età superiore a 65 anni.

All’interno di questo segmento, infatti, solo il 35,3% dispone di un accesso a internet da casa. Perciò, ad esclusione delle famiglie con età avanzata, l’utilizzo della rete è ampiamente diffuso sia per motivi puramente informativi (soprattutto durante i primi anni a partire dalla nascita del web), sia per motivi d’acquisto grazie all’affermazione e alla crescita dei siti e-commerce.

Seguendo questa tendenza ormai totalmente assorbita da parte del mercato, è diventato fondamentale per le imprese italiane riuscire a intercettare questa grande vastità di consumatori alla ricerca di informazioni sul web. In quest’ottica, molte realtà imprenditoriali hanno già modellato le procedure, le strategie e l’intera organizzazione sulla base di chiari e mirati processi digitali.

Partendo dalla consapevolezza che qualsiasi genere di informazione viene estrapolata tramite il motore di ricerca più utilizzato al mondo, è una naturale conseguenza la necessità da parte delle aziende non solo di essere semplicemente presenti, ma soprattutto di aumentare la visibilità su Google.

Come avere più visibilità su Google

Dopo aver specificato il motivo per il quale è diventato importante, se non imprescindibile, dare visibilità online alla propria impresa, è altrettanto doveroso chiarire quali possono essere i passaggi da tenere in considerazione per essere primi nella ricerca Google ed ampliare la propria presenza in rete.

La SEO è quella disciplina nata per migliorare il posizionamento dei siti web e corrisponde a tutta quella serie di attività che mirano a rendere le pagine in linea con tutti i fattori imposti da Google, Bing, Yandex e tutti gli altri motori di ricerca. Un sito non visibile su Google e che non rispetta i parametri per il posizionamento SEO potrà essere visualizzato esclusivamente da utenti già a conoscenza dell’esistenza del brand.

Tutti coloro che, invece, sono alla ricerca di prodotti/servizi uguali o simili a quelli offerti dal marchio in questione (potenziali clienti) non avranno la possibilità di rintracciare il sito web. A causa della già intensa concorrenza sul motore di ricerca, è fondamentale rispettare tutti i parametri SEO e strutturare una strategia chiara sin dal primo step. I risultati raggiungibili da questa attività, nel medio/lungo termine, saranno:

  • Aumentare ranking sito;
  • Aumentare visualizzazioni sito;
  • Aumentare click sito.

Posizionamento SEO

Partendo dalla premessa che la disciplina volta a migliorare la visibilità su Google richiede costante applicazione, soprattutto in virtù dei frequenti aggiornamenti dell’algoritmo, andiamo ora ad elencare 10 passaggi necessari ad ottimizzare le pagine di un sito web.

Analisi sito web

Prima di compiere tutte le attività volte a incrementare il ranking SEO, è opportuno svolgere l’analisi sito web in modo da valutare lo stato di salute rintracciando potenzialità e margini di crescita. Grazie a questo punto di partenza sarà più semplice monitorare i progressi ed i risultati della lavorazione.

Più nello specifico, in questo caso si parla di SEO Audit, un’attività svolta attraverso software in grado di scansionare tutte le risorse che compongono la piattaforma e di analizzare i punti dove sarebbe necessario intervenire per migliorare le performance globali. ScreamingFrog, SemRush, Ahref e MajesticSEO sono solo alcuni dei tools esterni focalizzati sull’analisi del posizionamento e del rendimento di un sito specifico. La difficoltà risiede non tanto nell’utilizzo di questi strumenti, quanto nel sapere leggere i dati che restituiscono in seguito alla scansione.

Server

Dopo la fase relativa alla SEO Audit, si passa alle scelte che andranno ad incidere sulle performance. La prima è quella relativa al server e al servizio di hosting su cui ospitare tutti i file del sito. Nel caso in cui la strategia venga applicata su un sito già regolarmente online, si dovrà decidere se il server fino ad ora utilizzato sia davvero il più adatto. Da questa scelta dipenderà la velocità di caricamento delle pagine (anche detta PageSpeed) e la sicurezza della navigazione, aspetti rilevanti e che incidono fortemente sul posizionamento organico.

Ricerca keywords

La fase successiva corrisponde alla scelta del dominio (nel caso in cui non si dovrà agire su un sito già online) e alla ricerca delle keywords, ossia di tutte le parole chiave più in linea con il business dell’attività. La selezione dovrà tenere conto del rapporto tra volume di ricerche medie mensili effettuate dagli utenti e grado di difficoltà nel raggiungere un adeguato posizionamento in SERP.

Inoltre, la ricerca dovrà tenere conto tanto delle keywords generiche, quanto delle cosiddette Long Tails Keywords, ossia chiavi di ricerca notevolmente più specifiche rispetto a quelle maggiormente generiche che generano un volume di ricerche inferiore ma, al tempo stesso, sono in grado di migliorare la conversione da visitatore a potenziale cliente.

Alberatura sito web

Sulla base delle keywords selezionate andrà strutturata l’alberatura della piattaforma, ossia la progettazione dell’header, del footer e di tutto il percorso che dovrà condurre l’utente a visitare tutte le pagine più rilevanti del portale in modo agevole e intuitivo. Oltre ad un fattore legato alla User Experience e quindi più dedicato all’utente, strutturare una chiara alberatura potrà essere anche un fattore vantaggioso al fine di facilitare la fase di crawling (scansione) da parte di Google.

Contenuti originali e di qualità

La creazione di contenuti originali resta una delle tecniche SEO più importanti in assoluto e capace di fare la differenza nel medio e lungo termine. Mentre un tempo era particolarmente premiata la lunghezza dei testi, ora le caratteristiche principali che i contenuti dovrebbero avere sono qualità, originalità, completezza delle informazioni fornite e capacità di rispondere esattamente ad un quesito posto dall’utente (search intent). Con l’evoluzione dell’algoritmo, sempre più intelligente e capace di rintracciare in modo più immediato i siti web autorevoli, la qualità dei contenuti ha assunto un ruolo molto predominante.

Ottimizzazione meta tag

Seguendo lo schema impostato in seguito alla selezione delle keywords, la fase successiva corrisponde all’ottimizzazione dei meta tags del sito web, ossia tag title, meta description, header 1, header 2 e così via. Oltre a rispettare caratteristiche tecniche, dovranno essere coinvolgenti e accattivanti in modo da migliorare la percentuale del click through rate (CTR), parametro anch’esso importante ai fini SEO.

Sitemap

Una volta strutturate e completate tutte le pagine, sarà necessario generare una sitemap ed inviarla tramite Google search console in modo da velocizzare il processo d’indicizzazione (indexing). Una sitemap corrisponde ad una sorta di contenitore dove vengono raggruppate tutte le risorse più rilevanti del sito. Per ovvie ragioni, la creazione e l’invio della sitemap sarà un’attività notevolmente più importante per gli e-commerce e per tutti i siti web composti da un elevato numero di pagine.

Link interni

Sempre per facilitare il processo di scansione (crawling) delle risorse da parte di Google e migliorare l’esperienza di navigazione dell’utente, uno step necessario è quello di inserire collegamenti ipertestuali in ogni pagina web in modo da veicolare facilmente l’utente ed il motore di ricerca in altre pagine correlate e, soprattutto, attinenti al topic principale.

Link building

La link building corrisponde alla strategia SEO off page in grado di migliorare il numero di backlink del tuo sito e la visibilità su Google. Con questo termine si intende il numero di link ricevuti da fonti esterne che, di conseguenza, permettono la crescita dell’autorevolezza e dell’affidabilità del portale. La Link building è un’attività molto vasta che, nel corso degli anni, è andanda a modificarsi e a rendere il lavoro degli specialisti SEO notevolmente più complesso.

Social Signals

Nonostante non siano propriamente dei fattori che incidono sul posizionamento organico, è altrettanto evidente come l’ottenimento di popolarità su Facebook o Instagram possa generare un miglioramento in classifica attraverso altri fattori di ranking generati dai social (come i backlink).

Il completamento di questi 10 passaggi permetterà di ottenere risultati tangibili a medio e lungo termine. Per migliorare la visibilità su Google sarà fondamentale monitorare l’andamento e analizzare ogni singolo passaggio anche nel corso del tempo, in modo da perfezionare l’intera strategia di web marketing.

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